mercoledì 6 febbraio 2013

ATO 5 rifiuti - Sull’attuale crisi finanziaria. Appello al Presidente Crocetta da parte del sindaco di Collesano

Quello che in numerose riunioni all'A.T.O 5 era stato anticipato al presidente Giuseppe Norata puntualmente si è verificato. Oggi i Comuni che hanno pagato anche l'ultimo centesimo di debito, rischiano di non avere garantito un servizio efficiente di raccolta. Comuni che al contrario non pagano, riescono ad avere mezzi efficienti e un servizio adeguato e inventano furbamente contenziosi, pur di ritardare l' impegno di spesa. Questi i motivi dello sfascio di un intero sistema, che ha trascinato dietro anche la disperazione di lavoratori che da mesi non percepiscono lo stipendio. In queste parole il flash della situazione da parte del sindaco di Collesano G. B. Meli (nella foto), che continua dicendo: “L' A.T.O. è oggi considerato un ente poco credibile e le aziende che forniscono servizi indispensabili all'ente non sono più disponibili a concedere e a rinnovare fiducia. Così no viene più curata la manutenzione dei mezzi e gli impianti di carburante non vogliono più anticipare costi. Così capita pure che i Comuni che hanno pagato regolarmente quanto imposto dal sistema ATO, si ritrovano costretti anche a mettere a disposizione della società d'ambito, carburante e mezzi comunali, pur di tamponare continue e ripetute emergenze. La rabbia ti spinge a ipotizzare che anche tu potresti fare come loro, ma poi il senso di responsabilità prevale e non puoi non renderti conto, che se ti lasci contagiare dalla logica furbesca, si potrebbe arrivare a una vera catastrofe ambientale”. Amarezza, sconforto, impotenza contro un sistema marcio, questi sono i sentimenti che inevitabilmente prendono il sopravvento, secondo il primo cittadino. Pare che il nuovo Assessore regionale abbia promesso di intervenire con determinazione e il Presidente Crocetta aveva creato forti aspettative, sostenendo in tante occasioni di campagna elettorale che avrebbe restituito ai Comuni la libertà di decidere in autonomia. A lui che tante battaglie sta portando avanti con coraggio, Meli chiede di mantenere gli impegni e fare finalmente chiarezza, restituendo la libertà agli amministratori responsabili, che non vogliono essere messi nel “mucchio” a poter decidere il proprio futuro. “Questa situazione – conclude Meli - protegge gli irresponsabili, che sanno bene che se non cambia niente, non verranno mai fuori le vere responsabilità individuali. Caro Presidente ci conceda la possibilità di poter dimostrare il nostro entusiasmo e la nostra creatività. A volte dai piccoli esempi di virtuosa gestione locale, si può imparare tanto. Non vogliamo essere ancora mortificati e al contrario vogliamo essere Siciliani orgogliosi e creativi. Abbiamo abbandonato "vecchie strade" che permettevano di spendere un terzo della spesa attuale, rispetto al sistema organizzativo e burocratico dei nuovi "Ambiti Ottimali". Ci renda partecipi di una politica finalmente innovativa e partecipativa e forse riusciremo insieme a trovare soluzioni condivise ed efficaci in una terra che non può permettersi di commettere nuovi errori di valutazione strategica futura”.

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