Al termine della seduta dell'Ars, che avrebbe dovuto portare al voto sulla mozione Ferrandelli contro il ponte sullo Stretto di Messina, si apre un giallo a Sala d'Ercole. La miccia la accende il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Giancarlo Cancelleri. “In questo momento in aula – dice a fine seduta – siamo in 27, compreso il presidente. I tesserini inseriti negli appositi spazi davanti agli scranni sono però 56. Chiediamo rispetto verso quei colleghi che lavorano e proporremmo al consiglio di Presidenza di affrontare la questione, perché non è corretto che la diaria venga assegnata in funzione di presenze che non sono tali”. A rispondere a stretto giro a Cancelleri è il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone. “La vicenda verrà valutata in uno dei prossimi consigli di Presidenza. Al riguardo comunque una procedura è già in atto”.
Il deputato nisseno precisa poi ai cronisti che “questo è un effetto della duplicazione dei tesserini. Chiediamo che la diaria venga stabilita in funzione della presenza ad almeno tre quarti della durata della seduta”. E ancora attacca: “Guarda caso quelli che dimenticano i tesserini sono sempre gli stessi”. D'altro canto a margine della seduta Nello Musumeci lancia una proposta destinata a far discutere, chiedendo di coprire nel portafoglio quei deputati che cambiano gruppo parlamentare durante la legislatura. “Bisogna intervenire in qualche modo con provvedimenti che penalizzino i deputati che cambiano gruppo - afferma - colpendoli nei loro emolumenti. Trasformeremo questa proposta in un disegno di legge che però non cozzi con lo Statuto, che non mette alcun vincolo di mandato”.
D'altro canto a margine della seduta Nello Musumeci lancia una proposta destinata a far discutere, chiedendo di colpire nel portafoglio quei deputati che cambiano gruppo parlamentare durante la legislatura. “Bisogna intervenire in qualche modo con provvedimenti che penalizzino i deputati che cambiano gruppo, - afferma - colpendoli nei loro emolumenti. Trasformeremo questa proposta in un disegno di legge che però non cozzi con lo Statuto, che non mette alcun vincolo di mandato”. Musumeci commenta così i recenti cambi di casacca entro l’Assemblea Regionale Siciliana. “Auspico uno strumento che faccia da dissuasore. Ci sono moltissimi parlamentari voltagabbana, e penso ci sarà un radicale cambiamento della toponomastica dell’Ars da qui alla fine della legislatura”.
(tratto da www.livesicilia.it)
Nessun commento:
Posta un commento