l'informazione castelbuonese sul web (inviate le vostre notizie a: suprauponti@gmail.com)
venerdì 31 maggio 2013
L’atrio della Badia si veste a festa: sabato 1 giugno presentazione del libro di Beatrice Monroy “Niente ci fu”
L’atrio della Biblioteca Comunale di Castelbuono dell’ex Convento Santa Venera alla Badia si veste a festa. Sabato 1 giugno alle ore 18,30 è in programma la presentazione del libro di Beatrice Monroy “Niente ci fu”, edizioni la meridiana.
L’appuntamento della cittadina castelbuonese, sempre più votata ad eventi culturali di spessore, rientra tra quelli della rassegna “Un libro al mese” curata ed organizzata dal periodico locale “Suprauponti” con il patrocinio del Comune, del Museo Civico e della Biblioteca Comunale ed il supporto tecnico organizzativo di Edicolè Barreca.
Nel corso della presentazione l’autrice parlerà di Franca Viola, la prima donna siciliana a rifiutare il matrimonio riparatore, diventando un simbolo della crescita civile dell’Italia nel secondo dopoguerra e dell’emancipazione delle donne italiane.
Un tema, quella della violenza sulle donne, purtroppo ancora d’attualità e che sarà toccato nel corso dell’appuntamento dell’1 giugno nel suggestivo atrio della Biblioteca Comunale in via Roma alla presenza dell’autrice, del sindaco Antonio Tumminello, dell’assessore alla Cultura Nino Brancato, del direttore del giornale “Suprauponti” Rosario Mazzola e di quanti vorranno dire ed esprimere il proprio no alla violenza sulle donne.
sabato 18 maggio 2013
Sindrome metabolica: un nuovo concetto di prevenzione. PROGETTO TANIT a Castelbuono il 24 -25 maggio 2013 alla Sala delle Capriate dell'ex Monastero di Santa Venera (Badia)
Il cambiamento degli stili di vita, unitamente al progresso
socio tecnologico, sta creando delle nuove patologie che nascono come effetto
negativo della diminuzione del movimento, dall’aumento della quantità di cibo
assunto e dal sempre maggiore uso di carboidrati e grassi nella dieta.
Il Sindaco
di Castelbuono, Dr. Antonio Tumminello particolarmente attento e sensibile
verso l'educazione alimentare, ha organizzato, in collaborazione con l'Azienda
di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione (A.R.N.A.S.) Civico Di Cristina
Benfratelli di Palermo, secondo un protocollo d'intesa con l'Istituto
Alberghiero “Pietro Piazza” di Palermo, un'iniziativa di educazione e prevenzione della Sindrome
Metabolica che si articolerà secondo il seguente calendario:
·
venerdì 24 maggio, dalle 10.00 alle 14.00 sarà rivolta
principalmente ai giovani e dalle 16.00
alle 19.00 agli operatori addetti alla mensa scolastica del paese oltre i
ristoratori;
·
sabato 25 maggio, dalle 10.00 alle 16.00 sarà rivolta a
tutta la cittadinanza.
"Si tratta - spiega la Dott.ssa A.
Traina, Responsabile Palermo Progetto Diana 5 - di una importante iniziativa di
prevenzione basata sul rapporto diretto e personalizzato con il cittadino al
quale durante durante l'evento verranno date dimostrazioni pratiche “.
I giovani,
gli operatori, i ristoratori e tutta la cittadinanza sono invitati a
partecipare.
Seguirà programma dettagliato
mercoledì 15 maggio 2013
Le interrogazioni de L'Ulivo per Castelbuono con Unione Civica di Centro
GRUPPO
CONSILIARE
L'ULIVO per Castelbuono
con UNIONE CIVICA DI CENTRO
AL SINDACO
e, p.c. AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
AL SEGRETARIO GENERALE
OGGETTO: interrogazione con
risposta orale al prossimo consiglio comunale su arredo urbano
Nei giorni scorsi si è
constatato che nelle aiuole presso i quadrivii posti sulla strada provinciale
per Isnello, nei pressi del cimitero, nei pressi dell’elisoccorso sono stati
eseguiti lavori di concimazione e trattamento del terreno, dopo che in precedenza
erano state piantumate essenze arboree. Si tratta di una pregevole inziativa
dell’Amministrazione comunale. Tuttavia, è stato osservato che i lavoratori
(non dipendenti comunali) che hanno prestato la loro opera sono stati impiegati
nei giorni di domenica e della festività del 25 aprile.
Da una verifica effettuata
presso il settore della manutenzione-lavori pubblici circa la spesa sostenuta,
il responsabile del predetto settore non è stato in grado di fornirne
l’ammontare della spesa sostenuta, né è stato in grado di riferire le modalità
di affidamento della prestazione.
Le predette aiuole, ancora,
sono state oggetto di una proposta avanzata all’Amministrazione comunale dal
locale MoVimento 5 stelle, che ne ha proposto l’adozione da parte dei
cittadini, raccogliendo già la disponibilità di alcune attività produttive
castelbuonesi.
A proposito di arredo,
abbiamo già più volte richiamato l’attenzione sulla rimozione di alcuni vasi
dalla via Mario Levante, che non sono stati ancora ripristinati sull’originario
sito; nello stesso tempo gli amministratori comunali hanno dotato gli esercizi
commerciali disposti tra sul corso principale del centro storico di vasi con
fiori nel periodo natalizio.
I sottoscritti consiglieri
comunali, tanto premesso
CHIEDONO
di sapere:
1
qual’è stato l’ammontare
della spesa sostenuta e quali le modalità di affidamento dei lavori di
concimazione e trattamento del terreno delle aiuole sui predetti quadrivii;
2
qual’è stato il rapporto
contrattuale intrattenuto con i lavoratori e se a loro è stato riconosciuto il
trattamento economico straordinario e festivo;
3
quali sono i motivi per i
quali non è stato possibile utilizzare lavoratori comunali e se nell’impiego dei
predetti lavoratori è stato tenuto conto dei limiti all’assunzione del
personale disposto per gli enti locali;
4
se le predette aiuole sono
state affidate alle attività produttive che avevano dato la disponibilità alla
proposta del locale MoVimento 5 stelle, in riscontro alla loro istanza; ovvero
nel caso contrario quali sono le ragioni che non hanno indotto
l’Amministrazione comunale ad aderire alla predetta iniziativa “adotta
un’aiuola”;
5
quante sono stati i vasi
con fiori acquistati e distribuiti nel periodo natalizio ai commercianti, dove
sono stati acquistati e con quale spesa;
6
quali sono le ragioni che
hanno impedito di ricollocare le fioriere temporaneamente rimosse dalla via
Mario Levante.
Castelbuono, 14 maggio 2013
I consiglieri comunali interroganti
F.to Mario Cicero
F.to Gioacchino Allegra
F.to Giuseppe Fiasconaro
F.to Giuseppe Genchi
F.to Vincenzo Marguglio
GRUPPO
CONSILIARE
L'ULIVO per Castelbuono
con UNIONE CIVICA DI CENTRO
AL SINDACO
e, p.c. AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
AL SEGRETARIO GENERALE
OGGETTO: interrogazione con
risposta orale al prossimo consiglio comunale sulla chiusura dell’ufficio
turistico comunale
Nelle scorse settimane è
stato chiuso l’ufficio turistico comunale punto informazioni del Parco delle
Madonie.
L’immobile presso il quale
da qualche decennio è stato ospitato il predetto ufficio è adeguatamente
arredato, corredato da dotazione strumentale (computer, apparecchiature,
arredi, espositori) adeguata, provvisto di dispositivo per l’abbattimento delle
barriere architettoniche.
Peraltro, occorre mettere
in evidenza che la pluriennale esperienza maturata dal personale comunale
impiegato nel predetto servizio, ha fatto sì che l’ufficio turistico diventasse
un unico punto di riferimento nell’erogazione di informazioni circa l’accoglienza
e la ricettività, la comunicazione istituzionale del Comune per iniziative di
promozione verso l’esterno, divenendo punto centrale di un rete di contatti,
collegamenti, tra i diversi soggetti che a vario titolo hanno avuto rapporti
con esso, raggiungendo quell’obiettivo di razionalizzazione ed efficienza
richiesto dalla grande mole di attività svolta dal Comune nell’ambito delle
politiche turistico-culturali.
I sottoscritti consiglieri
comunali, tanto premesso
CHIEDONO
di sapere:
1
quali sono le ragioni che
hanno portato l’Amministraizone comunale alla chiusura dell’ufficio turistico
comunale;
2
se è vero che la relativa
attività è stata spostata presso i locali comunali dell’ex Banca di Corte siti
in piazza Margherita;
3
se è vero che l’attività di
comunicazione ed informazione turistica comunale è stata affidata alla Pro
Loco, se è stata stipulata apposita convenzione che regoli i rapporti tra il
soggetto privato ed il Comune, con particolare riferimento alle modalità di
espletamento del servizio, al personale in dotazione, all’orario di apertura
dell’ufficio turistico;
4
se è stato acquisito il
parere favorevole dell’ufficio tecnico comunale circa l’agibilità all’accesso
del pubblico dei predetti locali, tenuto conto che i locali posti a piano terra
sono stati messi a disposizione in via temporanea al solo fine di sede
dell’associazione Pro Loco. In caso contrario, se l’Amministrazione non ritiene
di destinare a sede della Pro Loco in cui svolgere attività diretta al pubblico
proprio nell’immobile già adibito ad ufficio turistico;
5
quale sarà la destinazione
degli arredi e delle apparecchiature acquistate dal Parco delle Madonie ed in
dotazione all’ufficio turistico per il fine di punto informazione;
6
presso quali uffici è stato
destinato il personale che aveva già acquisito specifica professionalità presso
il predetto ufficio turistico.
Castelbuono, 14 maggio 2013
I consiglieri comunali interroganti
F.to Mario Cicero
F.to Gioacchino Allegra
F.to Giuseppe Fiasconaro
F.to Giuseppe Genchi
F.to
Vincenzo Marguglio
martedì 14 maggio 2013
Ad Ajaccio, in Corsica, i Giochi delle Isole 2013
(Nella foto di Pasquale Ponente il presidente del Coni Sicilia Giovanni Caramazza intervistato da Roberto Gueli nel corso del Premio Castelbuono 2012).
Un esercito di atleti che per una settimana darà spettacolo in dieci discipline olimpiche (atletica leggera, pallavolo, tennistavolo, nuoto, ginnastica, vela, tennis, pallacanestro, judo, pallamano) negli impianti di Ajaccio.
Ad oggi queste sono le isole che si sono iscritte ai Giochi delle Isole 2013:
Sicilia, Sardegna, Elba, Korkula, Cipro, Creta Corfù, Malta, Corsica, Martinica, Mayotte, Baleari, Azzorre, Madeira, Jersey, Wight.
A capo della delegazione ufficiale siciliana, il Presidente del Coni Sicilia, Giovanni Caramazza:
“A causa della grave situazione economica in cui versa il comparto sportivo, abbiamo rischiato di non partecipare a questa edizione dei Giochi delle Isole. Abbiamo fatto notevoli sforzi, per consentire agli atleti siciliani la partecipazione a questo appuntamento attesissimo e importantissimo, non solo sul piano sportivo, ma anche sociale e aggregativo. Sono sicuro che anche quest’anno i ragazzi sapranno difendere con onore il titolo conquistato”.
lunedì 13 maggio 2013
Ho un Sogno: Fare Amare il Territorio dove Vivo. Lettera aperta di Mario Cicero
Ho un
Sogno: Fare Amare il Territorio dove Vivo.
Lettera
aperta
Il
comprensorio che si estende dalle
Madonie alle Vallate del fiume Himera, in questi venti anni passati è riuscito
ad avviare diverse iniziative che hanno permesso allo stesso di avere un ruolo
attivo nella programmazione e attuazione delle politiche dello Stato, della
Regione e della Comunità Europea, che con i loro finanziamenti hanno permesso
sia agli enti pubblici che ai privati di realizzare opere pubbliche ed attività
imprenditoriali che oggi offrono servizi ed opportunità di Lavoro, qualificando la qualità della vita e
permettendo nel contempo di arginare il fenomeno dell'immigrazione.
Basta
leggere i vari interventi, le relazioni, le proposte e i convegni fatti in
questi anni, per comprendere il
dinamismo culturale e sociale che la classe politica e dirigente di questa
“Città a Rete” che stiamo costruendo ha
ed ha avuto.
Nel
contesto politico-amministrativo dove sono cresciuto e dove ho maturato una mia
sensibilità ambientale, sociale ed economica, ho cercato di dare il mio
contributo, consapevole che questo comprensorio può crescere solo se si lavora
insieme, dal piccolo comune al grande centro urbano, valorizzando le
peculiarità di ogni comunità, superando i campanilismi e le mediocrità
personali, dando il giusto valore alle risorse ambientali, monumentali,
storico-culturali e a quelle umane. Infatti, solo se saremo capici di
capitalizzare le varie idee e i progetti che
in questi anni abbiamo proposto, riusciremo ad invertire questa
pericolosa tendenza allo spopolamento, non solo umano ma anche culturale ed
intellettuale del nostro comprensorio.
Molte
cose si sono realizzate, altre sono in fase di realizzazione, vedi Pist,
distretti Turistici, piano della mobilità. Qualche anno fa nel 2008, firmando
da Sindaco di Castelbuono, pubblicai una lettera aperta “Il Futuro che
Vogliamo”, che vide aprire un costruttivo dibattito di diversi soggetti
istituzionali che arricchirono quelle mia riflessione, (quell'intervento si può
rileggere su Castelbuono.org cercando nell'archivio) oggi intervengo per
esprimere altre idee, che lette come riflessioni propositive auspico possano
servire per contribuire a dare nuove opportunità al nostro comprensorio.
Comprendo
che la sfida che abbiamo davanti è grande, la crisi politica ed economica che
sta attraversando la nostra Nazione e Regione, ti porta allo scoramento e a
pensare di rifugiarti dentro una politica di assistenza e di attesa. Spero che
non si ripercorrono gli errori del passato, da questa crisi a mio modesto
avviso si esce se sapremo rifondare il nostro stile di vita e se sapremo
riconvertire la nostra economia, non più
assistita ( il socialismo reale dopo l'Unione Sovietica solo in Sicilia) ma
dando a tutti e ad ognuno in particolare, la possibilità di potere realizzare
le proprie idee, legittime e desiderate. Per realizzare tutto ciò la politica e
la classe dirigente deve fare la sua parte, mettendosi senza paura del
confronto a capo di un processo di cambiamento, dal dinamismo nasceranno idee e
progetti: io voglio dare il mio contributo.
Le
idee che di seguito espliciterò, nascono dalla conoscenza del territorio e
dalla volontà di fare diventare risorsa quello che oggi abbiamo anche abbandonato.
La
Diga di Blufi: questo mostro voluto dalla politica clientelare ed affaristica
di diversi anni fa, che sperperando
miliardi di Lira, ha distrutto un territorio, violentando vallate ed ecosistemi
ambientali unici, oggi quest'opera rimane abbandonata e ignorata da tutti. La
proposta che intendo fare è quella di trasformare il cantiere chiuso,
mettendolo in sicurezza, in un' aula didattica all'aperto, coinvolgendo dei
giovani Ingegneri, Idraulici, Geologi, Geometri e guide Turistiche, che opportunamente
formati propongano dei percorsi didattici, invitando sia le università, le
scuole superiori del settore costruzioni, a visitare questo “cantiere aperto”
per vedere come si realizza una diga. Costruire pacchetti turistici per tutti
coloro che vogliono vivere il fascino di trovarsi dentro una vallata che ha
delle sue peculiarità ambientali di flora, di emergenze storiche (vecchi
Mulini, case contadine, ) che sarebbero state cancellate con l'invasamento
della Diga. Si potrebbe realizzare un complesso edilizio per allestire delle
aule per vivere il cantiere o aule multimediali dove simulare la vita di una
diga.
Inoltre, nella galleria che attraversa il blocco
montuoso delle Madonie, che collega i due versanti,si potrebbe realizzare un
percorso naturalistico. Galleria che doveva portare acqua nella nascente diga,
rimasta incompiuta, che segna un' altra “ferita” dentro il nostro Parco , ma
che oggi se illuminata, messa in
sicurezza e con percorsi interni, può diventare una opportunità, favorendo con
una gestione controllata la fruizione di
luoghi unici. Ritengo che questa idea possa creare un turismo didattico,
ambientale, quello dell'avventura e della fantasia, creando posti di lavoro
diretti e dell'indotto. Inoltre, potremmo chiedere all'Ente Parco, di istituire
insieme all'Arpa e all'Assessorato Territorio e Ambiente, una rassegna biennale
di cortometraggi sui disastri ambientali causati dalla costruzione di dighe, o
dalle trasformazioni dei corsi d'acqua, volute dall'uomo. Inoltre, non bisogna
dimenticare che a Blufi vi è un importante Santuario, La Madonna dell'Olio che
si potrebbe collegare con gli altri due
Santuari esistenti nel nostro territorio,
quello di Gibilmanna e quello
della Madonna dell'Alto, creando un percorso di fede.
L'altra
idea che vorrei presentare, investe la comunità di Scillato, comune
strategicamente posizionato su una delle vie di comunicazione più importanti
della Sicilia, l'autostrada Palermo Caltanissetta, Enna, Catania, senza
dimenticare che per raggiungere Agrigento, Siracusa, o Ragusa da Palermo e
viceversa bisogna transitare su quella importante arteria autostradale.
Considerato
il bellissimo ed ancora integro nucleo urbano,
recuperiamolo predisponendo i fabbricati esistenti per ospitare le
migliori e prestigiose firme della moda, dell'arredamento, delle attrezzature
elettroniche ed informatiche, integrando con spazi dedicati ai prodotti di
qualità, biologiche e biodinamiche, insediando
dei ristoranti stellati, cibo di strada di qualità, aeree culturali e ricreative, ne nascerebbe così un vero
naturale e qualificato centro commerciale.
Riqualifichiamo
un centro urbano, non bruciamo territorio, creiamo occupazione, facciamo vivere
i colori, i sapori e la storia di un
popolo, che della cordialità ed accoglienza ne ha fatto sempre un punto di
forza.
Come
spesso ci ricordiamo quando giornalmente parliamo tra di noi, la nostra
Sicilia, può vivere di turismo solo
riuscendo a dare i giusti servizi, nei trasporti, nella sanità, nella gestione
dei rifiuti, nel servizio idrico, negli impianti sportivi e nell'offerta
culturale (teatro, musica), riqualificando il territorio sul piano ambientale,
urbanistico, ed energetico.
Partendo
da queste considerazioni, di seguito rappresenterò altre idee, che a mio
parere, possono favorire la presenza
turistica nel nostro comprensorio. Riconvertire la zona industriale di Termini
Imerese, dando l'opportunità di costruire alberghi, infrastrutture e servizi
per il turista, rimane sicuramente uno degli interventi più importanti, sia come
investimento economico, che come impatto ambientale, potremmo offrire una
spiaggia che inizi da Termini e finisca a Pollina. Inoltre, bisogna investire
con urgenza, nel ripascimento delle nostre spiagge, infatti, continuando a
trascurare questo fenomeno, le nostre spiagge scompariranno e i turisti
cercheranno altri lidi. Su questi interventi, ritengo bisogna coinvolgere
imprese private, che hanno anche la capacità di mantenere l'opera negli anni
futuri. E' opportuno avere una politica comune per la gestione delle spiagge e
dei lidi, auspicando che possano essere accessibili anche ai diversamente
abili, gestire insieme le zone
urbanizzate che costeggiano il mare, istituendo zone a traffico
limitato, ticket per i servizi resi e una politica ambientale energetica
condivisa. Inoltre, parlando di turismo non si può prescindere nel pensare al
turismo della terza età e a quello dei soggetti diversamente abili, che hanno
come prima esigenza un' eccellente assistenza sanitaria: l'idea è di
trasformare tutta la parte vuota dei fabbricati dove sorge l'ospedale di
Petralia Sottana in residenza turistica , si avrà un'assistenza sanitaria 24
ore al giorno si può attivare un centro benessere, si può utilizzare la vicina
piscina e fare attività ricreative in un territorio incontaminato, con un ricco
patrimonio monumentale, artistico ed ambientale, senza dimenticare che viviamo
in un territorio, dove il clima ci permette di fare attività esterne per molti
mesi durante l'anno, che può attrarre un turismo internazionale e nord Europeo,
dove il clima sicuramente è più rigido. E ancora, se si vuole un turismo di
qualità, bisogna offrire ottimi prodotti dell'agricoltura, certificati
biologici o biodinamici; tutto ciò è possibile nel nostro territorio, infatti,
le produzioni agroalimentari del nostro comprensorio hanno questi
requisiti, bisogna solo ottimizzare la
loro produzione, la logistica e la commercializzazione, in tal senso un ruolo
importante lo può svolgere, oltre al mercato ortofrutticolo di prossima
realizzazione a Campofelice, il centro servizi di Valledolmo dove si possono
attivare dei laboratori didattici per le scuole, associazioni, università,
ospedali, dando la possibilità a tutti gli attori interessati e ai singoli
cittadini, di comprendere come si evolvono le fasi di produzione dei prodotti
che normalmente consumiamo, nelle nostre famiglie, scoprendo come la qualità
alimentare migliora la qualità della vita. Qualità di vita che molte volte
viene travolta da problemi di salute, che affliggono tutti noi, vedi bulimia e
anoressia, questa malattia investe molti giovani , mentre centri di cura ne esistono pochi e la maggior parte si
trovano al nord. L'idea già avviata è quella di trasformare l' ex Albergo
Milocca, di proprietà della Provincia Regionale di Palermo, sito a piano
Castagna, a Castelbuono, in un centro di recupero per queste patologie.
Un'
altra tipologia di intervento utile al nostro territorio, è di creare le
condizioni per rendere vivibile e confortevoli i nostri centri storici,
offrendo delle opportunità urbanistiche, che permettano la copertura di alcune
strade e Piazze, creando degli spazi coperti, che ti danno la possibilità di
fruire con qualsiasi clima i nostri centri storici, immaginiamoci la copertura
della Piazza difronte al Municipio di Petralia Soprana, Piazza Commercio a
Campofelice , Via Arco Mante a Castelbuono, la Piazza principale di Geraci o il
corso di Gangi.
Infine,
non si può dibattere delle Madonie, se non si affronta la problematica di piano
Zucchi e Piano Battaglia, con il
recupero delle cave abbandonate di Polizzi Generosa. Tutti ci ricordiamo come
l'idea di valorizzare quel territorio, ha sempre avuto una priorità nell'agenda
politica del comprensorio.
Fino
ad oggi però non si è trovata la soluzione per fare vivere quelle località, nel
pieno rispetto dell'ambiente e dell'eco
sistema naturale. Nei decenni passati, abbiamo assistito ad un assalto di
persone, che hanno solo maltrattato quel
territorio, chi invece ha investito realizzando la propria abitazione,
non ha rispettato nessun piano urbanistico, il risultato è che oggi ci viene consegnato un territorio degradato,
dove molti edifici sono abbandonati, o peggio ancora fatiscenti, ridotti in
ruderi. Le cave invece, sono rimaste ferite, in un territorio di grande
ricchezza ambientale e di biodiversità.
La
proposta, che voglio sottoporre al confronto, so che sarà vista come un' idea
megalomane e irrealizzabile, invito tutti però ad una attenta riflessione,
sia politica, che tecnica- urbanistica,
politica: voglio ricordare, una generazione si distingue, se riesce a lasciare
segni tangibili del suo passaggio e della sua attività; oggi assistiamo che
oltre a creare mostri, e danni ambientali, i più lungimiranti sono riusciti a
conservare e valorizzare quello che i nostri antenati sono riusciti a
costruire, che i nostri nonni e padri non hanno distrutto. E' poco per una
generazione che ha inventato tecnologie super sofisticate, in molti campi, che
vive trasformazioni culturali e sociali
che segneranno il destino e la storia delle future generazioni.
Le
cave si potranno utilizzare come aree a campeggio, a parcheggio, costruendo
musei all'aperto delle tradizioni
storico, ambientali delle Madonie.
Piano
Zucchi deve diventare un borgo vissuto, predisponendo un progetto di
insediamento urbano, con una
pianificazione urbanistica, che metta le fondamenta per costruire un nuovo
nucleo urbano, di cinquecento abitanti,
con tutte le tecnologie più moderne, imponendo una edilizia eco compatibile,
con un' architettura che favorisca il risparmio e l' efficientamento
energetico. Questo insediamento ritengo si possa localizzare nella zona
circostante la Chiesa già esistente, abbattendo tutte quelle costruzioni che
sono in abbandono o che deturpano il territorio rinaturalizzando i siti
liberati..
Tutto
ciò in considerazione anche al nascente centro astronomico, che vedrà la
presenza di studiosi e scienziati, di tutto il mondo. Un nucleo abitativo con
queste caratteristiche, attrarrà artisti, intellettuali, poeti, scrittori che
vogliono lavorare e vivere in un luogo singolare, ma che si affaccia al mondo
con le più moderne tecnologie; solo così a mio parere si rilancerà Piano Zucchi
e Piano Battaglia, infatti, se riflettiamo e analizziamo come vivono i centri
montani dove insistono impianti sportivi, o di svago, notiamo che tutti hanno
un nucleo urbano, che fa parte integrante del sistema. In questo modo, il
sistema dei servizi e dell'offerta turistica convivono, sia i residenti che gli
ospiti richiedono qualità ed efficienza, che deve essere offerta tutti i
giorni,“costringendo” la pubblica amministrazione ad una gestione costante dei
servizi e del territorio.
Ho voluto rappresentare queste idee, convinto
che se continueremo come abbiamo fatto
in questi anni, ad avviare seri progetti, daremo la possibilità al territorio
di diventare un laboratorio di cose da realizzare, molti saranno i settori coinvolti, l'artigianato, l'agricoltura, le
professioni e il mondo del Lavoro e senza farneticare o sognare ad occhi aperti,
se saremo capaci di governare questi grandi cambiamenti, chiedendo alla
politica romana e palermitana di ascoltarci e di non fuggire, riqualificheremo
un territorio, lo valorizzeremo, creeremo Lavoro diretto e indotto. Non starò a
quantificare con proiezioni scientifiche, ma penso che a pieno regime si creeranno da tremila a cinquemila posti di
lavoro stabili, senza il ricatto del
grande industriale, ma creando un sistema che si auto alimenta, in un percorso
virtuoso, solidale, partecipato come è nella tradizione imprenditoriale della
nostra Italia, dove le piccole e medie imprese avevano un ruolo non soltanto
produttivo ed economico ma anche sociale.
Una
riflessione finale è d' obbligo, negli ultimi anni, da parte di alcuni
amministratori sta emergendo un campanilismo, che porta a chiudersi dentro il
recinto della propria comunità, privilegiando l'interesse del proprio comune a
discapito di quello comprensoriale. Tutto ciò a mio parere mortificherà la
progettualità futura, si deve lavorare affinché si ritorni alla politica
condivisa, favorendo percorsi di solidarietà territoriale tra comunità più
dinamiche della zona costiera, e quelle che stanno subendo lo spopolamento,
infatti, a mio parere solo interagendo tra i territori, in un progetto
culturale, sociale, economico comune, le future generazioni, possono sperare se
lo vogliono, di vivere in questi territori.
Un
aspetto che non bisogna dimenticare è che dobbiamo attrezzarci per interloquire
con la politica regionale e nazionale, molto distratta nello studio di alchimie
istituzionali ed economiche, lontana nel
dare risposte alle problematiche reali che vivono i territori e le
comunità locali, favorendo così l'inaridimento sociale che sfocia in
intolleranza ed egoismo.
La
fase politica e sociale è delicata, tocca a noi prendere in mano il nostro
futuro, non affidando delega in bianco a
nessuno.
Io
credo che si può vivere e produrre in questa nostra bella terra. La Sicilia
bisogna amarla, senza soffocarla, le Madonie ancora una volta devono fare la
propria parte.
Queste
sono alcune proposte, molte altre se ne possono fare, sono convinto che con il
contributo di tutti, molti sogni diventeranno realtà.
Cordiali Saluti.
Castelbuono, 12 Maggio 2013
Mario
Cicero
giovedì 9 maggio 2013
Il GRUPPO CONSILIARE L'ULIVO per Castelbuono con UNIONE CIVICA DI CENTRO convoca i COMMERCIANTI, gli ARTIGIANI, e i TITOLARI DI PUBBLICI ESERCIZI
Il gruppo consiliare lo scorso 5 aprile ha richiesto alla presidente del Consiglio comunale la convocazione di un consiglio comunale “aperto” per affrontare le questioni del lavoro e dell’occupazione.
Al predetto Consiglio comunale dovrebbero partecipare rappresentanti del Governo Regionale, delle categorie dei lavoratori, dei lavoratori autonomi.
Il Gruppo consiliare intanto intende discutere con gli operatori in indirizzo delle concrete possibilità per affrontare le questioni legate alla ripresa delle attività delle imprese produttive, tentando di superare il momento di crisi generale, cercando di ascoltare le effettive esigenze a cui è possibile che l’attività del Comune possa dare adeguate risposte.
L’incontro si terrà venerdì 10 maggio, alle ore 21:00, presso la sede della C.N.A. di via Umberto I, n. 10.
Nell’attesa di poterti incontrare, colgo l’occasione per inviare cordiali saluti.
Castelbuono, 7 maggio 2013
Il capogrupo consiliare
Giuseppe Fiasconaro
Al predetto Consiglio comunale dovrebbero partecipare rappresentanti del Governo Regionale, delle categorie dei lavoratori, dei lavoratori autonomi.
Il Gruppo consiliare intanto intende discutere con gli operatori in indirizzo delle concrete possibilità per affrontare le questioni legate alla ripresa delle attività delle imprese produttive, tentando di superare il momento di crisi generale, cercando di ascoltare le effettive esigenze a cui è possibile che l’attività del Comune possa dare adeguate risposte.
L’incontro si terrà venerdì 10 maggio, alle ore 21:00, presso la sede della C.N.A. di via Umberto I, n. 10.
Nell’attesa di poterti incontrare, colgo l’occasione per inviare cordiali saluti.
Castelbuono, 7 maggio 2013
Il capogrupo consiliare
Giuseppe Fiasconaro
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